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Tra le tante soluzioni atte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici troviamo la serra bioclimatica.
Esteticamente è molto simile alla pergola bioclimatica addossata o alla veranda: come queste, infatti, viene realizzata a ridosso di un edificio.
La serra bioclimatica, però, ha una caratteristica distintiva: viene chiamata anche serra solare o captante, in quanto il suo scopo è quello di immagazzinare energia solare per poter poi utilizzarla per riscaldare l’ambiente interno. Si tratta quindi di una soluzione edile ecosostenibile: per questo motivo rientra tra le opere di bioedilizia. In poche parole lo scopo della serra bioclimatica è quello di avere un impatto sul risparmio energetico, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio.Ovviamente, per poter immagazzinare e rendere riutilizzabile il calore, la serra bioclimatica deve essere costruita con un orientamento specifico (sud-est o sud-ovest), che garantisca una buona esposizione al sole. Inoltre sia gli infissi (in PVC, legno-alluminio, legno) che i vetri – o le schermature in altri materiali, ad esempio policarbonato – devono essere perfettamente isolanti. Per questo motivo i vetri sono spesso doppi o tripli e gli infissi sono spesso caratterizzati dalla presenza di un cuscinetto che impedisce la dispersione di calore.
Inoltre all’interno della serra devono essere inseriti degli elementi massivi, che evitano la dispersione del calore, e ne consentono,invece, un suo rilascio graduale. Questi elementi possono essere ad esempio una parete, il pavimento o alcuni elementi d’arredo.
Per le stagioni più calde è comunque importante prevedere l’installazione di schermature mobili(vetrate apribili) e ombreggianti, in modo da evitare il surriscaldamento e garantire l’adeguata areazione della serra durante tutto l’anno. È importante sottolineare che nelle stagioni calde questo tipo di serra riesce comunque a mantenere gli ambienti freschi.Esistono tre tipi di serra solare che corrispondono ad altrettanti sistemi di rilascio graduale del calore nell’edificio:
Venendo agli aspetti prettamente burocratici, la serra bioclimatica viene considerata come volume tecnico. Non va a modificare il volume dell’edificio, ma non è abitabile, è semplicemente una struttura che contribuisce all’efficientamento energetico dell’edificio (viene assimilata ad un locale caldaie, ad esempio). La costruzione della serra bioclimatica, effettuata nel modo corretto, consente l’accesso al Bonus Ristrutturazioni (o Bonus Casa), che garantisce incentivi pari al 50% per le opere di ristrutturazione edilizia.
In merito alla necessità o meno di permessi per la sua costruzione, in linea generale, essendo volume tecnico, non sono necessari. Purtroppo, però, la normativa è molto disomogenea a livello nazionale. Le Regioni e anche i singoli Comuni affrontano la materia in modi diversi, per questo motivo è fondamentale affidarsi a tecnici specializzati, in grado di predisporre i lavori nel modo adeguato, senza incorrere in eventuali sanzioni.
In ogni caso ci sono dei requisiti comuni a livello nazionale per la costruzione delle serre bioclimatiche: