
E’ possibile installare un pergolato senza permesso?
Fino al 2018 l’installazione dei pergolati e delle strutture da esterno era regolamentata in modo eterogeneo. Ogni Comune aveva la propria normativa. Con una tale frammentarietà di regolamentazione era molto facile cadere nell'abuso edilizio.
Con la pubblicazione del Glossario unico per le opere di Edilizia Libera sulla Gazzetta Ufficiale (Decreto Ministeriale del 2 marzo 2018), finalmente è stata portata maggiore chiarezza. Il Glossario, infatti, stabilisce quali siano le opere rientranti nella categoria dell’edilizia libera e, che, quindi, non richiedono permessi per la loro installazione (Cila, Scia, permesso di costruire).
Tra le opere rientranti nell'Edilizia Libera troviamo anche pergolati, pergole bioclimatiche, tende da sole e coperture di arredo leggero. Le caratteristiche comuni a tutte queste opere sono le dimensioni limitate e la mancanza di fissaggio al suolo.
Perché non sono necessarie autorizzazioni per queste strutture? I motivi sono essenzialmente due:
- i pergolati sono considerati protezioni esterne e temporanee;
- i pergolati non implicano un aumento del volume e della superficie coperta, né l’alterazione del prospetto o della sagoma dell’edificio presso cui vengono installate.
Quali opere non rientrano nel Glossario unico?
Se le strutture non possiedono le caratteristiche di limitatezza delle dimensioni e amovibilità, allora sono necessarie le autorizzazioni. Nello specifico, rientrano in questa casistica, tettoie, porticati, chioschi da giardino:
·di natura permanente aperti su più lati, con superficie non superiore a 30 mq;
·di manufatti accessori o volumi tecnici convolume emergente fuori terra non superiore a 30 mq.
Pergolato o tettoia?
È necessario prestare attenzione al tipo di struttura che si vuole realizzare nella propria abitazione. In particolare è importante distinguere tra pergolato e tettoie.
Ma cosa distingue una pergolato da una tettoia?
Quando il pergolato viene coperto nella parte superiore (totalmente o parzialmente)con una struttura non facilmente rimovibile, allora diventa tettoia. In questo caso la struttura richiede il permesso di costruire.
Ecco quindi la differenza tra tettoia e pergolato:
- il pergolato è costituito da una serie parallela di pali collegati da un’intelaiatura leggera senza chiusure laterali (con la finalità ombreggiante e decorativa, come ad esempio fungere da sostegno per piante rampicanti);
- la tettoia è una struttura pensile (solidale al muro o interamente sorretta da pilastri), con copertura fissa, di non facile rimozione.
Prima del 2018: cosa accadeva?
Fino alla pubblicazione
del Glossario unico, come accennato in apertura, la regolamentazione era molto confusa ed era molto facile cadere nel reato di abuso edilizio, in quanto strutture che potevano essere scambiate per "innocue" decorazioni erano, invece, considerate, veri e propri lavori edilizi, che richiedevano permesso di costruire.
Con il Glossario unico del 2018, oltre ad esserci più chiarezza sul tema dell’edilizia libera, si è arrivati anche ad una maggiore omogeneità di regolamentazione a livello nazionale. Infatti, se prima la regolamentazione variava da Comune a Comune, ora è possibile procedere più rapidamente e senza incorrere in intoppi indesiderati (come vincoli paesaggistici o storico-culturali, che la normativa attuale impone di rispettare durante la messa in opera) anche se purtroppo la mancanza di parametri precisi lascia ancora spazio a personali interpretazioni.